Di Danilo Ingannamorte (fonte Intravino)
A te che timidamente e con curiosità ti avvicini al mondo del vino, a te che da qualche tempo ci dai dentro con bottiglie, guide e degustazioni, a te che spendi in enoteca cifre da finale della Champions League, a te che guardi ammirato i guru indovinare il vino annusandolo a 30 cm di distanza…
Ecco, proprio a te dico: continua così, stai andando benissimo!
Ma attento, i peccati capitali di un wine–snob, trionfo di noiose sicurezze e sopracciglia alzate, sono in agguato.
Perchè? Disquisire col barbiere del sentore di grafite captato nello “Cheval Blanc” o, consigliare uno “Champagne Metodo Solera” a tua mamma che deve invitare gli zii a cena sono bruttissimi segni.
Annota queste 10 regole per esercitare la passione con costanza e abnegazione, lo spazio per aggiungerne qualcuna non manca.
1 ) Non te la menare
Questo è il primo e più importante comandamento. Sii pronto a ricacciare indietro il celolunghismo in ogni sua forma, pensando a quanto poco sai di biologia molecolare o di storia delle relazioni internazionali. Se proprio devi sfogarti, fallo con chi ti sfida con frasi del tipo: “questo vino sembra biodinamico”. Eppure ci sarebbe da ridire……
2 ) Assaggia tutto e ogni volta che ne hai l’occasione
Se puoi cerca di farlo “alla cieca”, senza sapere prima di cosa si tratta e ogni tanto non disdegnare un vino “ordinario” dal bottiglione: ti aiuterà a ricordare da dove vieni e soprattutto quanto te la stai spassando adesso.
3 ) Adotta un piccolo produttore
Sceglilo in base ai vini e alle affinità. Vai a trovarlo, compragli i vini e seguilo di vendemmia in vendemmia. Scoprirai la gioia di conoscere un vino e un territorio da vicino.
4 ) Fatti adottare da un onesto enotecario
Ti aiuterà a muoverti, a scoprire nuovi mondi e a risparmiare soldi. Come scerglielo? È semplice: innanzitutto deve essere simpatico e in secondo luogo devi osservarlo mentre parla dei suoi vini preferiti: se vedi una luce che gli si accende negli occhi e non riesci più a farlo smettere, non c’è dubbio, farà al caso tuo. Attenzione però: il tuo palato è sovrano, se non ti piace un vino non è perchè non lo capisci, è perchè non ti piace.
5 ) Privilegia i produttori che hanno a cuore l’ambiente e le loro vigne
Il vino buono ha bisogno di una natura non strapazzata.
6 ) Non bere mai da solo
Il bello del vino è la socialità e poi se si divide, si risparmia.
7 ) Monopolizza garbatamente la carta dei vini al ristorante
Non per tirartela, ma perché è qui che si mette in pratica il tuo esercizio per il fine ultimo cui ogni buon enofilo deve tendere, ovvero il momento delle tre “G”: good food, good company, good wine.
8 ) Vai almeno una volta al Vinitaly rimanendo sobrio
Non serve arrivare a Verona per bere come spugne fino a non distinguere più un Fiano di Avellino da un Sauvignon Blanc. Il bello è assaggiare tanto, tantissimo, ricordandosi delle sputacchiere. In ogni modo non siamo alla fiera del masochismo: i più buoni si deglutiscono magari facendo il bis.
9 ) Leggi un po’ di tutto, ma soprattutto quello che ti annoia meno
Rifuggi la stampa da setta di intenditori che sciorina descrittori e sentenzia ogni due righe con malcelata retorica. La vita è già troppo breve per bere male, figuriamoci per leggere male di vino.
10 ) Costruisciti un percorso personale
Appassionati a un vitigno, a una zona, a una tipologia. Scoprila pian piano, senza fretta, senza usare i punteggi come bussola, ma saltando di etichetta in etichetta a seconda delle occasioni, degli spunti, della casualità.
Infine, quando ti sentirai abbastanza “forte in materia“, passa con consapevolezza ad un’altra tipologia. Ebbene sì, bisogna essere consapevoli di non poter mai conoscere tutto!
A volte mi capita di parlare con persone che credono di conoscere un vino per il semplice fatto di averlo degustato una volta sola: le variabili sono tante, troppe, motivo per cui ogni annata è un caso a sé…
Il buon vino ha bisogno di un attento degustatore che sappia valutarlo mettendo da parte il suo gusto personale.
Racconta ai tuoi commensai o amici come sei arrivato ad un vino, chi lo fa, la sua storia e quali ricordi ti legano alla bottiglia. Intanto, ricolma i loro bicchieri. Prosit.
Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina